I tozzetti sono biscotti tipici toscani. Li ho sempre adorati, sin da bambina. In realtà a me piacciono compatti e poco secchi, proprio come quelli in foto, un pò diversi dagli originali.
Ho cercato per anni la ricetta fino a quando un week-end di aprile in gita a Spoleto, la mia città natale, andiamo a pranzo in una scacissima trattoria sulla Flaminia e il gestore gay ci porta i più buoni tozzetti che abbia mai mangiato. Conservo la ricetta scritta a mano in un tovagliolo di carta dallo chef, Fabrizio, che ancora ringrazio. Più che negli ingredienti, il trucco sta nella cottura. Parola di Fabrizio!
INGREDIENTI
500gr farina
4 uova medie
250gr zucchero
250gr mandorle tritate grossolanamente
100gr burro
Anice q.b.
Unire la farina alle mandorle tritate grossolanamente, allo zucchero e all'anice. Fare la fontana e mettere al centro il burro fuso e le uova. Cominciare a impastare prima con una forchetta e poi con le mani. Se l'impasto dovesse attaccarsi troppo alle mani, spolverare con un pò di farina. Non troppa però, l'impasto deve rimanere abbastanza morbido e molliccio.
Dividere l'impasto in due parti, compattare ciascuna parte e poi formare due cordoni lunghi circa 30 cm ciascuno (più il cordone è lungo, più i biscotti saranno piccoli).
Coprire una teglia con carta forno e posizionare i due cordoni con sotto un leggero strato di farina.
Cuocere in forno a 190° per 20 minuti.
Togliere i cordoni dal forno, lasciarli raffreddare leggermente (5-10 mm) e poi tagliarli trasversalmente con un coltello a seghetta secondo lo spessore desiderato.
Rimettere in forno a 170° per altri 15 minuti.
Se i tozzetti si preferiscono meno secchi, durante questa seconda cottura è importante lasciarli "in piedi" ma distanziati l'uno dall'altro per favorire la cottura al centro, proprio come è mostrato nelle fotografie!
Ed eccoli pronti per essere mangiati a colazione, col caffè, a merenda o la sera dopo cena immersi nel vinsanto!
Ho riempito il post di fotografie: da quando Fabrizio mi ha regalato la ricetta, a casa Mascetti i tozzetti non mancano mai e ogni volta è troppo forte la voglia di fotografarli. Gnam gnam. Li adoro. Ancora grazie Fabrizio!
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