Ieri a cena la mia amica Valentina, grande cuoca sin dall'infanzia, si è presentata con questa meravigliosa crostata di ricotta e visciole, ancora tiepida. Uno strato di pasta frolla, uno di marmellata di visciole e uno di ricotta di pecora... un sogno!
Tutto ciò che esce dalle mani di Vale ha un equilibrio perfetto, di sapori, aromi, fragranza, colori. Come fa proprio non me lo chiedete. Questa volta però non l'abbiamo fatta andare via senza prima aver annotato la ricetta. Grazie Vale!
Il dolce è tipico ebraico. Al forno del ghetto a Roma, in Via del Portico d'Ottavia, lo trovi solo se vai la mattina all'alba. Infatti è così buono che finisce subito aimé.
INGREDIENTI
Per la pasta frolla:
400 gr di farina 00
200 gr di burro
125 gr di zucchero a velo
2 uova
1 bustina di vanillina
Per il ripieno:
200 gr di ricotta di pecora
70 gr di zucchero
1 uovo
1 cucchiaio di sambuca
300 gr di marmellata di visciole
Preparare la frolla impastando la farina con il burro nell'impastatrice finché non diventa un composto granuloso. Quindi aggiungere lo zucchero e la vanillina, mettere il composto in una ciotola e aggiungere le uova. Impastare velocemente fino ad ottenere un composto omogeneo ed elastico. Fare una palla avvolta nella pellicola e metterla in frigo per una mezz'ora.
Intanto mescolare la ricotta con l'uovo e lo zucchero e la sambuca.
Quando la frolla è pronta, stenderla in una tortiera imburrata e infarinata facendo i bordi un po' alti. Bucare la. frolla con la forchetta. Spalmare la marmellata sul fondo e poi sopra riempire con la ricotta.
Con la frolla rimanente creare delle strisce di pasta da metter sopra la ricotta.
Infornare in forno caldo a 170° per circa 50 minuti.
Una volta raffreddata la crostata, cospargerla con zucchero a velo.
Ed eccola ancora intera ...
> Vale segue per la pasta frolla la sua ricetta molto originale, con poco zucchero, che la avvicina un po' alla brisé. Ognuno chiaramente potrà preparare la frolla come preferisce, così come impastarla a mano se non si possiede una impastatrice.
28 aprile 2013
> Valentina autrice della ricetta mi ha svelato un piccolo ritocchino che rende la sua crostata ancora più buona: raddoppiate la dose di ricotta.
Tutto ciò che esce dalle mani di Vale ha un equilibrio perfetto, di sapori, aromi, fragranza, colori. Come fa proprio non me lo chiedete. Questa volta però non l'abbiamo fatta andare via senza prima aver annotato la ricetta. Grazie Vale!
Il dolce è tipico ebraico. Al forno del ghetto a Roma, in Via del Portico d'Ottavia, lo trovi solo se vai la mattina all'alba. Infatti è così buono che finisce subito aimé.
INGREDIENTI
Per la pasta frolla:
400 gr di farina 00
200 gr di burro
125 gr di zucchero a velo
2 uova
1 bustina di vanillina
Per il ripieno:
200 gr di ricotta di pecora
70 gr di zucchero
1 uovo
1 cucchiaio di sambuca
300 gr di marmellata di visciole
Preparare la frolla impastando la farina con il burro nell'impastatrice finché non diventa un composto granuloso. Quindi aggiungere lo zucchero e la vanillina, mettere il composto in una ciotola e aggiungere le uova. Impastare velocemente fino ad ottenere un composto omogeneo ed elastico. Fare una palla avvolta nella pellicola e metterla in frigo per una mezz'ora.
Intanto mescolare la ricotta con l'uovo e lo zucchero e la sambuca.
Quando la frolla è pronta, stenderla in una tortiera imburrata e infarinata facendo i bordi un po' alti. Bucare la. frolla con la forchetta. Spalmare la marmellata sul fondo e poi sopra riempire con la ricotta.
Con la frolla rimanente creare delle strisce di pasta da metter sopra la ricotta.
Infornare in forno caldo a 170° per circa 50 minuti.
Una volta raffreddata la crostata, cospargerla con zucchero a velo.
Ed eccola ancora intera ...
> Vale segue per la pasta frolla la sua ricetta molto originale, con poco zucchero, che la avvicina un po' alla brisé. Ognuno chiaramente potrà preparare la frolla come preferisce, così come impastarla a mano se non si possiede una impastatrice.
28 aprile 2013
> Valentina autrice della ricetta mi ha svelato un piccolo ritocchino che rende la sua crostata ancora più buona: raddoppiate la dose di ricotta.
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